Archivi tag: american sniper

American Sniper, un eroe lontano da noi

E’ un instant movie basato sulla biografia di un navy seal, Chris Kyle, che come cecchino (sniper) è divenuto una leggenda fra i suoi commilitoni e anche fra i nemici talebani che hanno messo su di lui una taglia. Un film necessario e anche ovvio per la cultura e la cinematografia americana che così onora i suoi eroi ma anche gli antieroi di cui si è occupata la cronaca, facendo al contempo spettacolo e audience. Uno di quei tanti film che generalmente sono prodotti da e per la televisione e che se arrivano sui nostri schermi sono altrettanto quelli televisivi. Ma questo fa il salto di qualità per l’interpretazione del bravissimo Bradley Cooper che ne è anche produttore esecutivo e per la regia firmata da Clint Eastwood che, pur in linea con i suoi standard sempre molto alti, non aggiunge nulla alla sua personale cinematografia.

Di questo eroe americano ci rimane estraneo il suo totale limpido impegno per la patria dato che noi italiani l’unico impegno che siamo in grado di prendere per la patria è quello di cercare sempre di fregarla perché al contempo ce ne sentiamo sempre fregati: è un rapporto di fiducia e di adesione che a noi manca e la cui indagine ci porterebbe troppo lontano e da un’altra parte rispetto alla chiacchierata su questo film che da mediocre si fa bello per l’impegno artistico che vi è profuso.

Non è neanche cinematograficamente nuovo lo stress post traumatico di cui soffre il protagonista una volta tornato alla vita civile e alla famiglia, semmai è nuovo il modo di raccontarlo che ne fa, piuttosto che il solito disadattato a volte allucinato e altre volte violento, ne fa una maschera gelida e apparentemente priva di emozioni, perché tutte trattenute nell’animo saldo dell’eroe e nell’interpretazione di Bradley Cooper. Uno spunto interessante sarebbe il duello a distanza che il cecchino americano intraprende col suo omologo cecchino talebano, ma nel film è solo accennato perché l’urgenza narrativa primaria è la biografia di Chris Kyle e l’opportunità di un racconto bellico altrimenti epico si ammoscia fra le lacrime e le giuste trepidazioni della moglie, interpretata con altrettanta adesione da Sienna Miller.

All’uscita del film si è parlato di immagini crude e violente ma a mio avviso sono solo chiacchiere per creare interesse al botteghino dato che non sono più crude e violente di moltissimi altri film. Altri interpreti degni di nota sono Luke Grimes e e Jake Mc Dorman come amici e commilitoni dell’eroe americano che ci lascia con un po’ di nervoso e un po’ di invidia perché, diciamocelo pure, noi non abbiamo più né patria né eroi. E neanche più santi e navigatori visto che dei primi il Vaticano fa inflazione e i secondi sono ormai piccoli traghettatori che si vanno a incagliare all’Isola del Giglio…