Archivi categoria: remember

Remember – or better not

Atom Egoyan, regista valente e discontinuo, di famiglia armena e nato al Cairo ma cresciuto canadese, è sempre indeciso fra il mondo e la provincia, fra l’universale e l’intimo, fra il cinema indipendente e la dipendenza hollywoodiana, e adesso firma un altro dei suoi algidi film di gran classe ma sempre per pochi intimi, a dispetto del suo indiscutibile talento. Sceneggiatore in proprio e per conto altrui stavolta filma una davvero eccellente sceneggiatura originale di Benjamin August che all’inizio sembra l’ennesimo film di vecchi, ormai vecchissimi, ebrei alla ricerca di una (im)probabile vendetta su altrettanto vecchi e vecchissimi ex nazisti. E prendendo come filo narrativo la demenza senile di cui soffre il protagonista sembra anche l’ennesimo thriller, perché di questo si tratta, sui vuoti di memoria che tengono alta la tensione dell’impianto narrativo in cui il protagonista, e noi pubblico con lui, non sa da dove viene e dove deve andare.

Qui il thriller ha un andamento lento, come l’incedere dell’ultra ottuagenario, e il fascino (per chi lo apprezza) della recitazione sommessa e profonda di grandi attori che hanno molto e vissuto e molto sanno comunicare anche con un solo sguardo. Ma in questo intenso dramma della memoria perduta c’è di nuovo lo sguardo dei giovani, giovanissimi compagni di viaggio, che richiamano il vecchio al presente, quasi con una speranza di un eventuale futuro: perché ricordare il passato non ha senso se non c’è un futuro verso cui avviarlo… E in questo ennesimo dramma dell’ebreo errante alla ricerca della vendetta c’è anche il nuovo della cattiva memoria che si rinnova, del nazismo che non è morto e si rinnova nel neo nazismo. Poi nel finale c’è un colpo d’ala improvviso che non posso svelare: ricordare, ritrovare la memoria, è più drammatico che averla persa.

Christopher Plummer giganteggia con la sua recitazione che somma per sottrazione, tanto quanto il Martin Landau che dalla sua sedia a rotelle lucidamente organizza e pianifica ed etero dirige tutta l’azione dello smemorato errante alla ricerca del nazista che ha sterminato le loro famiglie. Nei ruoli di ex nazisti i poco più giovani, e qui invecchiati da un trucco sapiente, Bruno Ganz e Jurgen Prochnow mentre Dean Norris e Henry Czerny sono la generazione di mezzo senza memoria o con una memoria corrotta.

Un film perfetto su una sceneggiatura perfetta che con la sua circolarità potrebbe anche diventare un dramma teatrale: un vecchio ebreo che ormai costretto su una sedia a rotelle muove le fila della sua storia di vendetta usando come marionette gli accidentali compagni di sventura.