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Maleficent

Molti si sono dichiarati delusi dal film perché tradisce la favola della Bella Addormentata… come se questo prodotto fosse il primo: abbiamo avuto ben due Biancaneve in un solo anno con due Regine Cattive dove Charlize Theron, più dark, vinceva di misura sulla più colorata e vanesia Julia Roberts. E c’è stato anche un Hansel e Gretel dove i due bambini sono stato riscritti come due giovani affascinanti combattenti cacciamostri… Ma dov’è lo scandalo? Io trovo molto positivo che si prenda un classico e lo si riscriva, tanto l’operazione nulla toglierà mai niente all’originale. Si sa che Hollywood riscrive tutto, lo fa con la storia e i fatti reali e perché non dovrebbe farlo con i classici dell’infanzia? La trovata è quella di prendere il personaggio cattivo, dato che i cattivi sono sempre quelli più affascinanti, e riscrivere la favola – o meglio: scrivere una favola nuova – dal suo punto di vista, facendone il protagonista assoluto. In questo caso il film, protagonista un’affascinantissima Angelina Jolie con superbe corna da muflone e zigomi taglienti, è proprio Angelina-centrico e non c’è più trippa per nessuno: quando la storia deve necessariamente centrarsi sugli altri personaggi la scrittura si fa affrettata e i passaggi senza frizione, così vediamo la bella e giovane Aurora e il giovane principe Filippo con la faccia da liceale in trasferta che si innamorano in quattro e quattr’otto mentre tutti gli spasimi sentimentali ed emotivi della bellissima e tormentata cattiva-ma-non-troppo sono raccontati con dovizia di particolari e assoluta fedeltà alla star che è anche produttrice esecutiva. La macchina da presa fa letteralmente l’amore con Angelina Jolie che la ricambia con altrettanto amore ma questo troppo amore ha prodotto un gravissimo errore: il titolo, che è anche il nome della protagonista, in italiano tradotto in Malefica, è assolutamente sbagliato dato che l’antefatto ci racconta della fata bambina, già dotata di corna e labbrone rosse, che è assolutamente innocente e buona e in armonia col mondo magico in cui vive: diventerà malefica per colpa di un gravissimo tradimento e nella ricerca della giusta vendetta che tutti noi spettatori condividiamo non credendo mai per un attimo che Malefica sia davvero così malefica: ma tant’è, se malefica deve diventare per lo meno all’inizio dovrebbe avere un altro nome… Aurora, la bella addormentata che non dormirà molto dato che il film non è il suo, è interpretata dalla deliziosa adolescente Elle Fanning, sorella minore di Dakota Fanning ex bambina davvero prodigio ora in purgatorio cinematografico perché deve trovare i suoi primi ruoli di giovane donna adulta. Elle, col suo puro sorriso, è davvero perfetta nel ruolo e come la sorella maggiore potrebbe dare del filo da torcere alle star se messa in condizione di parità. Il bacio di vero amore che la risveglierà sarà una delle sorprese del film Angelina-centrico. Nell’altro ruolo importante, quello di Re Stefano padre della fanciulla e traditore della star, ritroviamo un curioso attore, curioso nel senso di scelta bislacca: Sharlto Copley già protagonista di un altro curioso interessante film, “District 9”, un social-fantascientifico in cui si ipotizza che gli alieni sbarcati da un’astronave fuori uso vengono rinchiusi in una baraccopoli – e non a caso il film è ambientato a Johannesburg, Sudafrica, a ricordarci le baraccopoli dei neri e le lotte razziali che il film, in chiave fantasy, riprende pari pari. Ma tornando a Maleficent: Sharlto Copley, già disastrato da barbe e parrucche che non hanno l’accuratezza del make-up dedicato alla star, non ha neanche il fascino, o chiamiamolo carisma, per pareggiare lo schermo con Angelina e nessuno crede neanche per un attimo che la sua cattiveria da miseria umana possa mai scalfire i corpetti di Malefica… Ci sarebbe voluta un’altra star, un fascinoso tipo Michael Fassbender, per esempio, o perché no lo stesso signor Jolie, Brad Pitt, dato che già la loro figlioletta Vivienne interpreta Aurora da piccola. Altra gradevole invenzione di questa nuova favola hollywoodiana è Fosco (Diaval in originale) il corvo che Malefica trasforma a suo piacimento in suo servitore, interpretato dall’inglese Sam Riley. Deliziose le tre fatine capitanate da un’altra inglese di buona razza, Imelda Staunton. Nell’insieme un film per famiglie con molti bambini che avrebbe potuto avere una marcia in più, non a caso il regista è il debuttante Robert Stromberg arrivato nel progetto dopo che nomi più quotati lo avevano rifiutato, e non a caso l’inizio del film è stato completamente riscritto e filmato dal regista John Lee Hancock. Si sa che un pollaio con troppi galli non fa mai abbastanza uova…