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The Nostalgist – cortometraggio completo in lingua inglese

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Dell’italiano Giacomo Cimino, autore del recente “Il talento del calabrone”, è sicuramente da recuperare questo gioiellino di cinema fantasy condensato in un premiatissimo cortometraggio del 2014, dal racconto omonimo dell’americano Daniel H. Wilson, 45enne coetaneo di Cimino dove il dato anagrafico conta per meglio collocare le ispirazioni letterarie. Wilson è prevalentemente un autore di libri umoristici, ma essendo al contempo un nerd ingegnere robotico ha scritto il bestseller “Robopocalypse”, una complessa storia di robot in guerra con gli umani stile “Robocop” che nel titolo richiama e omaggia; Giacomo Cimino ne sintetizza la sua sceneggiatura e nel 2014 dirige questo cortometraggio che ha anche prodotto con la sua Wonder Room Productions, parzialmente ricorrendo alla raccolta di fondi tramite Kickstarter.

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Il film è un vero gioiello per gli occhi e per chi non parla l’inglese è comunque comprensibile perché i dialoghi sono ridotti al minimo e lo spettacolo è tutto visivo; effetti visivi talmente notevoli che il film è stato inserito nel programma di cortometraggi cult del British Film Institute ed ha vinto numerosi premi: miglior cortometraggio al Giffoni Film Festival; premio del pubblico a Utopiales, Festival International de Science Fiction; Méliès d’Argent e Premio del Pubblico al Trieste Science + Fiction Festival; miglior cortometraggio professionale al Raw Science Film Festival; e 2° posto Miglior Cortometraggio oltre i 15 minuti al Palm Springs International Festival of Short Films.

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È interpretato dal francese Lambert Wilson assiduo frequentatore di set internazionali, noto come The Merovingian nella trilogia di “Matrix”, e dal bambino in carriera Samuel Joslin. Tornando all’autore Giacomo Cimini, il cui più recente lavoro è “Il talento del calabrone”, devo convenire che ha messo al servizio di questo prodotto italiano di genere il suo personale talento nell’uso di effetti visivi ricostruendo una Milano notturna in studio, al servizio però di una sceneggiatura che guarda troppo a quel cinema internazionale in cui il nostro si è formato, e di cui ha evidente nostalgia. Il mio augurio è che possa realizzarsi in quella cinematografia in cui ha mostrato di saper dare il meglio di sé.