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BBM Being My Mom – primo cortometraggio di Jasmine Trinca

Jasmine Trinca, ha fatto precedere il suo debutto “Marcel!” da questo cortometraggio che in nuce contiene la traccia della storia che svilupperà: una madre, sua figlia e una valigia come palese metafora di un pesante carico che si trascinano dietro: non è dato sapere cosa c’è dentro, cos’è il pesante fardello: possiamo solo immaginare poiché tutti ci trasciniamo dietro un qualche fardello. Vagano per il centro di una Roma assolata e deserta, la Roma deserta dell’estate del 2020 in piena pandemia; non si sa dove vanno, non si sa da dove vengono, non si sa se fuggono da qualcuno o da un luogo, non si sa se vanno verso un luogo o qualcuno. Conta solo il presente intriso di una triste leggerezza che tenta la via di quel surreale che sarà la cifra del prossimo lungometraggio. Sono 11 minuti e 50 di svagato vagare dove sono inutili le parole, bastano gli sguardi, e la pesantezza della valigia sembra levitare nella leggerezza del racconto dove la madre è un po’ bambina e la bambina si fa un po’ madre. Un cortometraggio che senza parole guarda ai festival internazionali come già lasciano supporre anche titolo e locandina. Un omaggio alla madre dell’autrice. Con Alba Rohrwacher e la debuttante Maayane Conti.

Questa la nota ufficiale di Jasmine Trinca: “Being My Mom è una passeggiata metaforica nell’esistenza di due donne, una madre e una figlia, due protagoniste che protagoniste non sono se non della loro vita. Le osserviamo con sguardo accidentale, creature che partecipano dell’esistenza, inessenziali al mondo, essenziali l’una per l’altra. Un’indagine sulle strade luminose e oscure della maternità e di ogni figliolanza.”

Il film lo si può vedere su chili.com al prezzo di € 0,99.